Intonaco e cartongesso: cosa sono e perchè è importante valutarli prima di acquistare una porta scorrevole

Intonaco e cartongesso: cosa sono e perchè è importante valutarli prima di acquistare una porta scorrevole

Quando si decide di acquistare una porta scorrevole a scomparsa, una delle prime cose da considerare è la differenza fra le pareti. Quest’ultime possono infatti essere in intonaco oppure in cartongesso. In cosa differiscono? Continua a leggere questo articolo se desideri fare chiarezza.

Cos’è l’intonaco?

L’intonaco è un materiale edile utilizzato sia a scopo protettivo che estetico per le pareti in muratura.

Le pareti in intonaco sono particolarmente resistenti: esistono anche tipologie ignifughe e resistenti al vapore, caratteristiche che consentono alle pareti in cartongesso di contenere tranquillamente impianti elettrici ed idraulici. Non si ammaccano se soggette a forti sollecitazioni ed è possibile applicarvi o appendervi direttamente altra roba (si pensi ai mobili sospesi).

A diverse tipologie di intonaci, corrispondono diversi spessori, costi e tempi di posa. Ecco perché l’intonaco va scelto in base al tipo di edificio sul quale si sta intervenendo.

Cos’è il cartongesso?

Il cartongesso è un materiale da costruzione assai diffuso e utilizzato nell’edilizia leggera per via della sua velocità di applicazione e delle sue particolari doti termoacustiche.

Il suo spessore varia in base all’applicazione richiesta, infatti esistono decine di pannelli con diverse caratteristiche.

Le pareti in cartongesso sono solitamente meno spesse di quelle in muratura e si compongono di due lastre esterne, montate su un telaio in alluminio che ospita un’intercapedine solitamente riempita di materiale isolante e/o fonoassorbente. Per questa ragione, se si vuole isolamento termico e acustico, è preferibile ad altri materiali.

Esistono tipologie di cartongesso ignifughe e resistenti al vapore, caratteristiche che consentono alle pareti in cartongesso di contenere tranquillamente impianti elettrici ed idraulici.

Attenzione però, il cartongesso va utilizzato quando la parete non è sottoposta a umidità o destinata a sopportare carichi eccessivi.

Inoltre, il cartongesso, applicato dopo la posa del pavimento, permette di modificare forma, dimensione e disposizione degli spazi senza creare strutture definitive, consentendo ad esempio di rimodulare un immobile in locazione anche se prima o poi dovrà essere ridotto in pristino.

I controtelai per intonaco e cartongesso

Detto ciò è ovvio che il modello di controtelaio da applicare dipende sia dalla tipologia delle pareti che dalla tipologia di porta (presenza o meno di finiture esterne, aperture particolari ottenibili con porte circolari o telescopiche).

In Italia, in campo edile, i sistemi per porte a scomparsa dentro muro prevedono per la maggiorate controtelai per intonaco. Sebbene queste soluzioni siano le più comuni è però possibile reperire con facilità anche una vasta gamma di controtelai per cartongesso.

Quando le pareti che ospitano le porte scorrevoli sono in cartongesso, i controtelai per interni devono avere uno spessore inferiore rispetto ai relativi modelli per intonaco, questo perché l’ingombro dei pannelli in cartongesso è di gran lunga maggiore rispetto a quello dello strato d’intonaco necessario per portare il controtelaio al livello della parete di mattoni che lo ospita.

Tutti i nostri controtelai per porte scorrevoli a scomparsa sono disponibili in intonaco e cartongesso. Dai un’occhiata al nostro sito per conoscerli tutti!